Milano Design Week 2019

Aprile 8, 2019

Imperdibile

Fuorisalone 2019

In un allestimento in cui l’impossibile diventa possibile ed il mondo reale si trasforma con la contaminazione artistica della Pop Art 

Milano Design Week 2019. Un mondo amplificato, gigante,  fatto di colori pieni e vivaci, che solo apparentemente vogliono comunicare allegria, ma che invece, nei suoi tratti, vorrebbe rappresentare l’angoscia esistenziale

Il paese delle meraviglie che si fonde con l’arte popolare e psichedelica. Un enigmatico e complicato rapporto tra Uomo, Tempo e Spazio

Una relazione tra la dimensione dell’osservatore e l’ambiente che lo circonda, la percezione della realtĂ  che lo condurrĂ  nel mondo dell’infanzia. 

Un’installazione dal contorno ipnotico, in cui

  • un letto può essere appeso;
  • un divano può diventare irraggiungibile;
  • un tavolo allestito per il tè del Cappellaio Matto, può diventare simbolo dell’eterno desiderio dell’uomo di gestire il Tempo.

L’ ora del tè si prolunga all’infinito ma il tè non verrĂ  mai bevuto. Un’interpretazione  dell’ incapacitĂ  di compiere l’azione e di vivere appieno. 

Una Milano Design Week 2019 all’insegna dei racconti interpretati in Alice nel paese delle meraviglie ed il suo seguito, Attraverso lo specchio, classici della letteratura che hanno esercitato una importante influenza sull’arte.

Alcuni dei movimenti artistici piĂą importanti, come il surrealismo, sono stati suggestionati dall’assurda concezione spazio temporale di Alice nel paese delle meraviglie 

  • La figura del Coniglio Bianco che rappresenta l’adulto ossessionato dal Tempo. Il tempo, concetto interiore ed eterno a confronto con quello esteriore e limitato dell’adulto.
  • Le filastrocche del colto Humpty Dumpty ed i gemelli Tweedledum e Tweedledee al limite dell’assurdo. 
  • Il nonsense che raggiunge l’apoteosi nel poemetto Jabberwocky, totalmente composto di parole inventate.
  •  Il gioco degli scacchi per raccontare una storia, così come il gioco delle carte e con quello del croquet.
  • La logica ed il calcolo matematico a confronto con gli impegni quotidiani, l’incalzare del tempo e dare scacco matto alle esigenze del momento. 

Artisti come Max Enst e Renè Magritte che hanno esplicitamente dichiarato il loro debito nei confronti dell’opera di Carrol.

Attraverso l’arte degli illustratori comprendiamo meglio come altre persone abbiano interpretato i giochi linguistici dell’enigmatico scrittore. Come John Tenniel, suo illustratore per tutte le due storie. 


Ecco allora una serie illustrazioni di Salvador DalĂ­, opere di Max Ernst e Dorothea Tanning, ma anche un eccezionale film di RenĂ© Magritte, intitolato semplicemente “Alice in Wonderland”, del 1957. 

I Surrealisti inglesi, soprannominati “figli di Alice”, sono rappresentati da opere di Paul Nash, Roland Penrose, Conroy Maddox e F.E. McWilliam.  

Tra gli anni Sessanta e Settanta, l’arte concettuale vide in Alice uno strumento per l’esplorazione della relazione tra realtĂ  e percezione, come la Pop e la Psychedelic Art. Opere di Jan Dibbets, Dan Graham, Joseph Kossuth, Yayoi Kusama, Adrian Piper, e Marcel Broodthaers . 

Il tema così attraente e contemporaneo del viaggio dall’infanzia all’età adulta è fonte di grande studio e ispirazione per gli artisti:

  • i rapporti tra linguaggio, significato e nonsense;
  • le relazioni tra la dimensione dell’osservatore e l’ambiente che lo circonda
  • tra le diverse prospettive e la tensione tra percezione e realtĂ . 

Un letterato, fotografo, scienziato, di metĂ  ottocento che ha dato origine col suo mondo fantastico ad una sfida infinita di immaginazione…. partendo dalla letteratura ed arrivando all’arte!! 

 

Seguite il Bianconiglio e tuffatevi nella nostra interpretazione di Alice nella Pop Art. Un viaggio arricchito da un’ opera di uno degli artisti di PIAZZA DEL POPOLO e la mostra fotografica di Massimo Giordano.

Milano Design Week 2019 | 9-14 April 2019  Via California 24 

 

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